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Un’eredità da custodire e da valorizzare
Una superficie di 14.721 ettari e circa 40 km di costa: così si estende l’Area Marina Protetta “Capo Rizzuto”. Otto promontori definiscono l’Area Marina Protetta il primo dei quali è quello di Capocolonna, con il tempio dedicato alla dea Hera Lacinia, mentre punta Le Castella ne rappresenta l’ultimo. Uno scorcio di mare nel mediterraneo caratterizzato dalla varietà degli ambienti naturalistici e dalla particolare geomorfologia della costa. Nel 1982 quest’area, considerata di notevole interesse ambientale è stata inserita tra le 21 aree protette o riserve da costituire in Italia. E finalmente il 27 dicembre 1991 è stata istituita l’Area Marina Protetta “Capo Rizzuto”, che si estende da Capo Colonna a Barco Vercillo.
Al suo interno sono state individuate tre zone di Riserva Integrale, classificate come “A” e corrispondenti ai tratti di mare circostanti Capo Colonna e Capo Cimiti, e al tratto di mare antistante Capo Bianco, nelle quali è previsto un regime di tutela più rigido. La zona B, di Riserva Generale, comprende il tratto di mare da Capo Donato fino al limiti est di Barco Vercillo. Esiste, infine, una zona C, di Riserva Parziale, comprendente il residuo tratto di mare all’interno del perimetro dell’Area Marina Protetta, dove sono consentite le attività previste per la zona B.
Un frammento di costa rocciosa, formatasi in epoca remota, che conserva intatta la macchia mediterranea: nell’entroterra domina una fitta pineta con lentischi, timo, erba cristallina, mirto, capperi, tamerice, ginestra e ginepro. Sono soprattutto i fondali che fanno dell’Area Marina Protetta un ambiente unico dal punto di vista naturalistico, un ambiente da proteggere e conservare nel quale le estese praterie di Posidonia Oceanica, i banchi madreporici di Cladocora Caespitosa, il Sarago fasciato, l’Euscarus Cretensis ne sono solo un esempio. La varietà dei fondali è ancora più ampia di quella costiera e ancora tutta da studiare. Numerose ed importanti le specie ittiche che vi trovano rifugio e cibo: cernie, barracuda, tonnetti e a volte delfini.
Già da alcuni anni l’attività di rilevamento per stabilire il grado d’inquinamento del mare della Riserva ha dato risultati confortanti: tutte le specie vivono indisturbate e libere di riprodursi in habitat tranquilli.
L’obiettivo, dunque, dell’Area Marina Protetta “Capo Rizzuto” è di rendere fruibile la realtà di un ambiente splendido e fragile, oggetto di custodia e valorizzazione, non solo per consegnarlo il più intatto possibile al futuro, ma perché può rappresentare una delle più grandi risorse, anche economiche, per il territorio.
“Le Castella, centro del turismo ionico calabrese, racchiude in se storia, cultura e natura. Nelle acque dell’Area Marina Protetta “Capo Rizzuto”, regna possente il maestoso Castello Aragonese, posto su un isolotto antistante il piccolo centro cittadino.”
Visita guidata al Castello Aragonese, visita al laboratorio di ceramica, shopping e degustazione prodotti tipici locali.
“Crotone cuore della Magna Grecia e città di Pitagora…
Sul promontoro lacino, si erge solitaria l’ultima colonna del tempio di Hera Lacinia. Una lunga passeggiata nel Parco Archeologico tra civiltà diverse e tesori nascosti del passato.”
Passegiata nel centro storico di Crotone, visita alla Chiesa dell’Immacola e al Castello CarloV. Escursione nel Parco Archeologico di Capo Colonna (Torre Nao, resti del Tempio di Hera Lacinia, Museo Archeologico e Santuario della Madonna di Capo Colonna).
“La nave di pietra… Santa Severina domina dall’alto la piana del fiume Neto. Affascinante dimora nobiliare di cavalieri e dame di un tempo e grande centro arcivescovile che custodisce una delle più importanti raccolte di arte sacra.”
Passeggiata nell’antico borgo bizantino, visita al Castello Carafa, al Battistero, alla Cattedrale e al Museo Diocesano.
“Capo Rizzuto…con la sua Torre Vecchia che domina il mare dall’alto del suo promontorio. Cuore della semplicità di queste zone con paesaggi unici e variegati ”
Visita al piccolo acquario “CEAM AQUARIUM” per ammirare da vicino la flora e la fauna del nostro mare e al moderno Santuario dedicato alla Madonna Greca e passeggiata fin sotto la Torre Vecchia.
L’Ente Parco Nazionale della Sila gestisce alcune fra le zone più suggestive e selvagge della Regione con vaste e splendide foreste, distese su dolci altopiani, con emozionanti paesaggi protesi anche sul Pollino, sull’Aspromonte, sull’Etna, sulle assolate marine dello Jonio e sul mare Tirreno, nel quale, con le atmosfere terse, si rimane incantati nell’osservare l’imponente ergersi delle Eolie.
“A ridosso del Parco Nazionale della Sila, spettacolari cascate offrono esperienze uniche con i loro scenari naturali e incontaminati.”
Visita alla cascata del “Campanaro”, alle gole e cascata del “Crocchio” e saluto al “Gigante Buono”.